Chiara Ricci
si presenta ai lettori del blog secondo le regole stabilite IN QUESTO POST
Se fossi un porto sarei Il Pireo
Se fossi un animale una Manta
Se fossi un uccello sarei un Colibrì
Se fossi una pianta o un fiore sarei una Sterlizia
Se fossi una canzone sarei Let’s Face the Music
and Dance di Irving Berlin
Se fossi un film sarei Il giardino di gesso di Ronald Neame (1964)
Il mio autore preferito è: Sándor Márai
La mia citazione preferita è: “Cammino, scrivo, leggo barcollando. Però, cammino, scrivo, leggo ancora” da L’ultimo dono di Sándor Márai
Graphe.it Edizioni, 2023
Sinossi
Più che una biografia, questo libro è un’analisi intuitiva, psico-emotiva: l’autrice mette il proprio rigoroso approccio di ricerca al servizio di un racconto non convenzionale. Superfluo e improduttivo sarebbe stato ripercorrere meccanicamente nomi, date, luoghi, titoli (che pure ci sono): si guarda qui alla storia della diva attraverso una prospettiva inedita, che permette uno sguardo diretto e nuovo. Il legame fra Anna e il teatro – la “migliore scuola” che le fece “spuntare le ali” – è intimo, più viscerale forse di quello con il cinema: è lì che la magnifica attrice riceve il suo primo vero applauso, il primo “brava”, l’inizio di un nutrimento tanto atteso per uno spirito così difficile da accontentare. Questa sarà la chiave di lettura dalla quale guardare a tutta la sua carriera. Leggere queste pagine sarà un piacere per gli appassionati, che vi troveranno molto, e una sorpresa per chi conosce solo per sommi capi la vita artistica e privata di Anna Magnani, della quale non potrà che innamorarsi. Prefazione di Italo Moscati, introduzione di Franco D'Alessandro.
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