Angela Iannarelli
si presenta ai lettori del blog secondo le regole stabilite IN QUESTO POST
Se fossi un porto sarei il Porto di Maratea
Se fossi un animale sarei un Delfino
Se fossi un uccello sarei un Colibrì
Se fossi una pianta o un fiore sarei un'ortensia
Se fossi una canzone sarei Survivor di MIke Francis
Se fossi un film sarei Via col vento
Il mio autore preferito è Gabriel Garcia Marquez
La mia citazione preferita è: "Le scelte si fanno in pochi secondi
e si scontano per il tempo restante." La solitudine dei numeri primi.
La caccia, La prima indagine di Andreina Serri
casa editrice: Another Coffee Stories ACS
Descrizione
"La Caccia” – è un giallo atipico. Del giallo mantiene l’impalcatura che contiene ed abbraccia la narrazione. Al suo interno sono presenti dei sottogeneri del giallo che vanno dal noir al poliziesco al thriller psicologico.
È la prima indagine in cui presento e faccio conoscere ai lettori l’ispettore Andreina Serri. In questa ottica il racconto in sé, l’indagine da cui muove la narrazione diventa semplicemente un pretesto per esplorare le tenebre che risiedono nell'animo umano.
Attraverso gli occhi di Andreina Serri, invito i lettori a riflettere su quanto sia facile giudicare, e quanto invece sia difficile comprendere e accettare la complessità della verità e delle verità. La protagonista Andreina Serri è un personaggio complesso dotata di un’indole ribelle e di una personalità controversa che dovrà - ob torto collo - affrontare e far pace con i fantasmi di un passato da cui ha tentato invano, per anni, di fuggire. Ho ambientato la vicenda in un paesino che ho chiamato Cimento e nonostante sia un luogo immaginario, rappresenta senza filtri quella che è la realtà di provincia in una piccola e forse dimenticata regione, la mia Basilicata ma in cui si specchiano e riflettono le periferie e i Sud del mondo.
All’interno del racconto ho affrontato più temi come le relazioni tossiche, il rapporto traumatico con il passato , credenze tipiche culturali e violenza domestica e il fenomeno del victim blaming.
Questo libro è stata una sfida per me ed è una sfida che giro anche ai lettori a guardare oltre le apparenze, a riconoscere le narrazioni dannose che ci circondano, a fare i conti con il nostro posizionamento di fronte al Bene e al Male.
È un invito a chiedersi, "E tu, da che parte stai?", perché le scelte che facciamo e le parole che pronunciamo hanno il potere di cambiare non solo la nostra vita ma anche le vite di chi ci circonda.
Allora per concludere vi invito a unirvi a me in questo viaggio, non solo come lettori, ma come parte di una comunità che sceglie di affrontare e smontare le narrazioni parziali che ci vengono proposte il più delle volte.
Ho provato a rendere questo libro leggero usando l’ironia con cui mi salvo dal mondo pur affrontando e trattando temi tutt’altro che leggeri.
Ho provato a dare un respiro di leggerezza nonostante la violenza cruda e spietata che Andreina dovrà affrontare, con cui si dovrà confrontare.
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