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SPIAGGIA EBBICH


foto e testo di Max Chianese

Esattamente sul finire del 2024 Santo e Antonio, entrambi residenti a Torino e sessantenni, fecero il loro esordio nel luccicante mondo della musica leggera.

Santo aveva delle ambizioni letterarie, ogni mercoledì mattina, alle nove esatte, pubblicava una sua poesia sul blog di Emilia Tinzic, la famosa scrittrice serba, vincitrice di numerosi premi internazionali.

Antonio era sempre il primo a mandare un suo commento sul blog, i due si conoscevano da circa dieci anni, Santo lo ascoltava spesso in radio e nei suoi podcast, Antonio era una delle voci più importante di RTI, Radio Torino International e si occupava di cinema, politica internazionale e di costumi da bagno.

La musica era una passione che li univa, i loro gusti avevano diversi punti in comune, soprattutto quando si parlava di jazz, anche se Santo aveva un amore smisurato per il sassofono di Stan Getz e Antonio adorava le sofisticate composizioni alle tastiere di Herbie Hancock.

Tutti e due erano arrivati ad un’età, dove a parte gli acciacchi e le difficoltà quotidiane, c’era soprattutto un nemico a devastarti le giornate: la noia.

Così presero una decisione totalmente folle.

Avrebbero esordito nella musica leggera, il loro video musicale sarebbe stato un cartone animato, visto che oramai si compravano dischi solo tra i dodici e i sedici anni e per decreto ministeriale anche i cantanti potevano essere solo di quella fascia d’età.

Il genere che scelsero fu quello del trap.

“Al massimo, se facciamo pena, useremo l’autotune”, disse Santo, con tono definitivo.

In realtà entrambi detestavano la musica trap, ma essendo quella più in voga in quel momento storico e volendo banalmente fare cassa si misero a studiare seriamente.

Da una loro attenta analisi, e conoscendo pochissimo l’inglese, notarono che la parola più usata nelle canzoni degli ultimi tre anni era BiCH, con il CH morbido, tipo uno starnuto.

Ad esempio il cantante Mahmood nella famosissima canzone disco di platino “Tuta Gold”, ripeteva spesso “Non paragonarmi ad una bich così”, la grandissima Chadia Rodriguez aveva spopolato con il singolo “Bich 3.0”, ma anche Rihanna con il singolo “Bich better have my money” aveva vinto diversi Grammy Awards.

Ritrovando così spesso questa parola, a loro misteriosa, chiesero aiuto ad Alexia di tradurne il significato.

“Bich”, significava “spiaggia”.

I due si aspettavano di tutto, tranne che fare qualcosa ambientato su un bagnasciuga, ma se il mercato voleva quello, avrebbe fatto esattamente così.

Il titolo venne subito fuori di botto, “Se non sappiamo noi cosa vuol dire BICH non lo saprà neanche chi ascolta!”, disse Antonio.

E aggiunse “D’altronde in Italia l’inglese si è sempre insegnato male, mettiamo questo nel titolo SPIAGGIA EBBICH, almeno diamo anche una lezione sul suo significato”, disse Antonio e Santo fu subito conquistato da questo colpo di reni o di genio.

Adesso si trattava solo di trovare un manager che producesse loro il brano e si occupasse dell’arrangiamento, i due cercarono su Google e il primo nome che venne fuori fu quello di Andie Stevers, un metallaro cinquantenne che aveva avuto il suo momento d’oro negli anni ’90 facendo la parodia della canzone di Zucchero “I’ve got a devil in me”, che con lui era diventata “I’ve got your sorrete in me”, visto che lui, originario di Reggio Emilia, in gioventù era infatuato di Luisella Fornaciari, sorella del famoso bluesman emiliano, che però non si era mai concessa a lui, nonostante le tantissime insistenze.

Andie era un furbone, anche se la vita gli aveva dato più bastonate che altro, oramai sbarcava il lunario facendosi pagare da improbabili esordienti a cui chiedeva paccate di soldi per realizzare i loro assurdi e demenziali sogni.

Appena li vide come un fumetto apparve sopra la sua testa “Di dementi ne ho visti tanti, ma questi due li battono tutti”.

Il manager era totalmente disinteressato alla canzone che i due gli stavano proponendo, chiese subito ventimila euro garantendo il passaggio in tutte le radio torinesi più importanti, eccetto RTI dove Antonio aveva già i suoi agganci.

Santo gli fece vedere una foto che aveva sul cellulare scattata al mare a Milano Marittima dicendo che per lui riassumeva alla perfezione il senso del brano, Andie restò in silenzio per circa cinque minuti, poi buttò giù il quinto Glen Grant e disse con voce mefistofelica “Foto perfetta, andiamo a conquistare il mondo” e corse in bagno a rimettere, ma i due amici si guardarono nella più totale emozione del momento.

“Potrei cedervi anche i diritti totali del brano e vi faccio un prezzo di favore, con altri diecimila euro, tutte le royalties saranno vostre, produzione, musica e arrangiamento”.

Santo e Antonio non si fecero pregare un secondo di più e fecero un secondo bonifico con l’home banking direttamente dallo smartphone.

“Però, possiamo procedere solo ad una condizione” disse infine Andie con un colpo finale di teatro che lasciò senza respiro i due nuovi cantautori del panorama trap italiano.

“Il vostro maledetto nome lo decido io, perché io sono una carogna che puzza di bruciato!” così disse l’uomo.

I due, che non colsero la parte finale di quella frase perché aveva un significato criptico e per pochi, acconsentirono.

“Voi vi chiamerete I SANTANTONIOS e se la canzone andrà bene, vi organizzo un tour in tutte le chiese sconsacrate del Piemonte!”.

Santo e Antonio che si unirono grazie ad Andie Stevers, più che in un matrimonio, furono commossi fino alle lacrime dalla bellezza di quel nome e dalla carriera che li aspettava.

I due amici tornarono a casa, con i cuori gonfi di gioia, è proprio vero, pensarono, che i sessanta sono i nuovi venti!

Entrambi lavorarono tutta la notte, mandandosi su whatsapp spunti di testo, il loro manager gli aveva detto che il brano doveva essere pronto la mattina dopo, “viviamo in tempi veloci, non esiste che ci si mette giorni o settimane o mesi per fare una canzone, al massimo avete 10 ore e non rompete il cazzo!”.

E così avevano fatto.

 

SPIAGGIA EBBICH

 

Vai con la trap Santo,

è ora di muovere le protesi alle anche!

 

Sole sulla pelle, sale sulle pelle,

vibra hot, spiaggia ebbich, noi siamo caffe e te,

siamo sulla bich io e te.

 

Occhiali scuri

Bikini fuori,

curve, rette e semirette tutte per te

Sabbia calda, baci sotto il sole, sono le tre,

questa è la mia spiaggia ebbich,

tu sei la mia spiaggia ebbich

 

Bich, bich, è un paradiso fatato

Corpi che si toccano, desiderio gelato

Sotto il cielo stellato,

passioni infuocato

Siamo sulla bich,

l'amore è già scoccato.

 

Ombrellone che ci protegge da sguardi indiscreti

mentre ci abbandoniamo a piaceri segreti.

In questo angolo di paradiso,

tutto è possibile, cocktail di riso,

perché tu sei la mia ebbich, bich, bich, bich!

 

Occhiali scuri

Bikini fuori,

curve, rette e semirette tutte per te

Sabbia calda, baci sotto il sole, sono le tre,

questa è la mia spiaggia ebbich,

tu sei la mia spiaggia ebbich

 

Quando Andie lesse il testo che gli avevano portato disse ai Santantonios che gli occhi gli lacrimavano per un’allergia agli acari, in realtà non riusciva a smettere di ridere davanti ad una idiozia di proporzioni bibliche come quella, lui che era cresciuto tra Def Leppard e ACDC, si vergognò un po' di ciò che stava facendo, ma Plenitude premeva e aveva già minacciato tre volte con relative diffide il distacco della corrente elettrica.

“Sarà un successone, ottimo lavoro!”

Stevers era un truffatore ma rispettava i patti, così una parte del denaro sottratto ai due ingenui servì per far fare il giro delle radio, che come tutti sanno decretano il successo o l’insuccesso di un brano, solo se pagati profumatamente.

 

Non tutti sanno che le famose penne BIC, sono lo strumento di scrittura più venduto al mondo, ad oggi si è stimato che ne siano state vendute circa 100 miliardi e furono fondate dal barone valdostano Marcel Bich.

Ora l’impero della Bic era in mano allo sciagurato nipote Lapo Bich, grande appassionato di musica trap, che appena sentita la canzone decise che quel motivetto assurdo, poteva rilanciare in  tutto il mondo le sue amate penne, la sua famiglia che lo aveva sempre preso per un imbecille si sarebbe ricreduta.

E lui avrebbe fatto fare nel 2025 un fatturato che non avevano mai avuto all’azienda di famiglia.

E poi nel titolo della canzone SPIAGGIA EBBICH era contenuto sia il nome della sua famiglia che il loro favoloso e unico prodotto.

I SANTANTONIOS si videro recapitare un assegno di otto milioni di euro per associare la loro canzone al già citato marchio e la pubblicità martellante fece di quella canzone la hit del 2025 al punto che Annalisa, Tananai e Achille Lauro chiesero di fare ai SANTANTONIO una canzone dell’estate insieme.

Ma i due rifiutarono, non potevano mischiare la loro arte con dei prodotti commerciali di quel livello.

Così e purtroppo quello fu il loro unico e solo successo.

Ancora oggi nel 2050 negli stadi di tutto il mondo si canticchia SPIAGGIA EBBICCH che è stata tradotta in venticinque lingue e ha scalzato “Blinding Lights” di The Weekend come canzone più ascoltata di sempre.

Naturalmente il mondo è sempre stato ignaro che “Blinding Lights” di The Weekend fino all’arrivo di Santo e Antonio, fosse con i suoi oltre 3.3 miliardi di stream, la canzone più ascoltata di sempre.

 

 

3 commenti

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3 Comments


Unknown member
2 giorni fa

Ahahahah.... Potrebbe essere l'idea di un un tuo business....mi manca però chi è Antonio....

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Unknown member
3 giorni fa

👏😅 questo Stevers non mi è nuovo 🤔 davvero simpatico, soprattutto nel finale un po' romantico e romanzato, dato sappiamo tutti che la vita purtroppo non da quasi mai lieti fine in certi ambienti e su certi argomenti. Un pat pat sulla spalla al buon Max per questo racconto dagli spunti moooolto familiari. Citando un titolo di una canzone di cui spero vi ricordiate gli autori, soprattutto gli amanti della musica Hard'n Heavy anni ottanta... "I Wannabe Somebody".

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Unknown member
3 giorni fa

😂😂😂 Troppo simpatico!!!

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